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Chi può affermare di conoscere bene la novella di origine orientale di Aladino e la lampada magica nella versione riportata nella raccolta delle Mille e una notte? Sugli eccezionali disegni di Lorenzo Mattotti, un mito della narrazione per immagini, Nadia Terranova, scrittrice raffinata, è partita da lì per riscriverne una riduzione che ha saputo conservare l’inconfondibile e originario sapore esotico, miscelandolo a una lingua tutta contemporanea. La storia attraversa il tempo, ma non cambia: è quella “di un ragazzaccio di strada, delle sue avventure e di tutto quello che gli accadde: perdersi, ritrovarsi, innamorarsi, crescere, avere paura, sfidare la sorte, cadere in disgrazia, diventare coraggioso, disperarsi e divertirsi un sacco. Ci insegna soprattutto una cosa: che la fortuna non appartiene a nessuno ma è a disposizione di chi sa usarla”. Parola di Nadia Terranova.
Area tematica: Storie visionarie e dell'assurdo
L'autrice
Nadia Terranova è nata a Messina nel 1978 e vive a Roma. Ha studiato filosofia e si è dottorata in storia moderna. Pubblica sia storie per grandi che storie per piccoli per diversi editori e i suoi libri hanno ottenuto riconoscimenti tra cui il Premio Napoli, il Premio Laura Orvieto, il premio Mariele Ventre, ma si considera premiata ogni volta che un bambino va da lei e le fa notare qualcosa su un suo libro, qualcosa a cui lei non aveva pensato. Tiene regolarmente laboratori di scrittura nelle scuole e nelle biblioteche, scrive sui giornali e qualche volta per il teatro. Tra i suoi ultimi libri "Addio fantasmi" (Einaudi, 2018) "Gli anni al contrario" (Einaudi, 2015) e "Omero è stato qui" (Bompiani, 2019) illustrato da Vanna Vinci. Nel catalogo di orecchio acerbo: "Bruno. Il bambino che imparò a volare" illustrato da Ofra Amit (2012, nuova edizione 2016) e "Aladino e la lampada magica" illustrato da Lorenzo Mattotti (2020)