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Il silenzio mattutino è rotto da un litigio in cucina – una ragazzina e un bambino, suo fratello. Ovunque i post-it lasciati dalla madre con precise raccomandazioni. L’ultimo, in ingresso, dice Tenetevi per mano, ma quando la porta si apre e i due fratelli si avviano a scuola il foglietto si stacca e finisce sotto la scarpa del bambino che, entrando nella stazione della metro, lascia la mano della sorella per togliersi questo fastidio da sotto la scarpa. I due si perdono di vista e inevitabilmente le loro strade si separano: credendo di seguire il cappello rosso del fratello, lei sale su un vagone affollato ma poi si rende conto dello sbaglio. Ormai è tardi per rimediare. Il fratello, rimasto indietro, cerca aiuto nei passanti, ma senza esito. Così da solo inizia la sua avventura, incrociando persone e seguendo il disordinato volo del post-it. Un libro senza parole, di un’inedita Alice Barberini tutta a colori. Un omaggio a Londra e, in un continuo gioco di richiami di senso, alla memorabile discografia britannica degli anni Sessanta e Settanta. Una metafora sul perdersi e ritrovarsi immersi in un’atmosfera rarefatta e sospesa in cui s’intrecciano paure ed emozioni.
area tematica: Grandi temi
dai 5 anni in su, pagine 64, cm. 29,5 x 22
L'autore
Poesia illustrata o illustrazione poetica? Intorno a questa domanda ruotano le sue tavole. Nata nel 1977, a Cesena ma da sempre riminese, Alice Barberini ha studiato arte a Ravenna e dopo essersi diplomata, l'interesse per il restauro l'ha portata a Firenze dove, per alcuni anni, ha lavorato come restauratrice. Nel 2007 ha scoperto il mondo dell'illustrazione e da quel momento in poi ha deciso di cambiare 'mestiere'. Lungo questo suo secondo percorso formativo ha avuto la fortuna di incontrare grandi maestri, come Mauro Evangelista, Carll Cneut, Gek Tessaro, Dusan Kallay, Camila Stancolvà, Luigi Raffaelli e Giovanna Zoboli. Dal 2012 lavora nel Collettivo Nie Wiem: otto illustratrici determinate a diffondere l'arte e l'illustrazione di qualità in giro per il paese. Nel catalogo di orecchio acerbo: "Il cane e la luna" (2015) premio Giacomo Giulitto e "Hamelin" (2017)